Dove ha inizio l'illusione...

Da qualche tempo va diffondendosi la bizzarra teoria secondo la quale la Terra non sarebbe uno sferoide in rotazione su se stesso ed orbitante attorno al sole, bensì un disco piatto ed immobile, coperto da una cupola di materiale ignoto. Il centro di questo disco sarebbe occupato dall'artico, mentre l'antartico rappresenterebbe uno smisurato anello di ghiaccio che ha la funzione di contenere le acque degli oceani.

Coloro che credono in questa teoria, i flat-earthers, sostengono che l'intera popolazione mondiale sia da sempre indottrinata da una elìte imperante che ci manipola attraverso le scuole, i mass media e, in special modo, la NASA che avrebbe il ruolo chiave di produrre finte missioni spaziali e finte immagini dello spazio. La Terra sferica sarebbe un inganno propinatoci fin da piccoli per non consentirci di conoscere la verità. Per corroborare il loro credo e per fare proseliti, da qualche tempo i flat-earthers stanno inondando internet di materiale multimediale che proverebbe, secondo quanto sostengono, la Terra piatta. Nonostante queste presunte prove siano campate in aria, riescono comunque a confondere ed a fare presa su molte persone che, per le ragioni più disparate, non sono equipaggiate con sufficienti conoscienze logico-matematiche utili a smascherare la truffa.

Sono convinto che nel movimento dei flat-earthers ci siano molte persone genuinamente convinte che la Terra sia piatta, ma risulta abbastanza evindente che a capo di questa faccenda ci sia qualcuno che ci sta lucrando.

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martedì 25 aprile 2017

ISS e fantascienza




Guardando i video FE che si occupano di smentire l'esistenza della Stazione Spaziale Internazionale (o ISS), ci si può accorgere di quanto la produzione cinematografica, nello specifico quella fantascientifica, sia stata pesantemente fuorviante per la cultura di massa.

Gli errori marchiani nei film hollywoodiani e non, come ad esempio l'aggiunta di effetti sonori nel vuoto spaziale, non si contano. Nonostante tutto, la cinematografia scifi è quella che ha forgiato l'immaginario collettivo, facendo passare per plausibile anche ciò che non lo è.

Ad esempio, molta gente è convinta che le missioni Apollo sono finte perchè, per compiere gli allunaggi, le navette spaziali avrebbero dovuto usare motori di propulsione per tutto il tempo e quindi avrebbero dovuto imbarcare non si sa quanti galloni di carburante in più. Inoltre, le navette sarebbero dovute essere equipaggiate di computer super potenti per fare i calcoli del tragitto. 


In realtà, gli Apollo erano poco più che dei sassi scagliati nel vuoto cosmico che seguivano delle traiettorie calcolate a Terra da capacissimi matematici e grazie ai primi computer IBM che occupavano stanze intere. Le correzioni di rotta erano veramente minime.

In questo articolo, non voglio parlarvi delle innumerevoli convinzioni erronee acquisite dalla gente comune riguardo agli allunaggi, ma di come i flatearther utilizzino la finzione cinematografica spacciandola per vera con il tentativo di provare che l'ISS è un falso.
La domande che, in un suo video, un flatearther si pone sono:

Come mai, nei film di fantascienza, vediamo che l'uscita dalle navette spaziali è un momento cruciale e rischioso per gli astronauti, mentre quando vediamo uscire gli astronauti dall'ISS sembra tutto molto semplice e per nulla pericoloso?

Ma gli astronauti non vanno direttamente nello spazio uscendo dalla camera di decompressione che li dovrebbe letteralmente catapultare fuori dalla ISS?


Queste domande allusive mettono in evidenza sia la scarsa conoscenza, da parte di chi le pone, di quali accorgimenti siano stati adottati per ridurre al minimo qualsiasi rischio per l'astronauta che si appresta ad un'attività extraveicolare da parte degli ingegneri che hanno realizzato l'ISS, sia il fatto che la finzione fantascientifica venga considerata un termine di paragone come se fosse la prassi.
La spiccata contorsione logica è palese: da una parte si sostiene che i video dell'ISS fanno corpo unico con la produzione cinematografica fantascientifica hollywoodinana, dall'altra, ci si domanda come mai la realtà proposta dalla NASA non corrisponda alla finzione cinematografica.

Il problema fondamentale è che chi pone queste domande, come consuetudine terrapiattista, non approfondisce. Non è interessato a svelare la verità. I video sono un mero atto propagandistico. 
Le domande dei flatearther non sono altro che degli espedienti per indurre, chi guarda il video, a darsi la risposta sbagliata, ovvero che la ISS è finta. 

Visto che i terrapiattisti non approfondiscono, lo facciamo qui, noi, per loro e per voi.

Innanzitutto, cominciamo con il conoscrere il modulo attraverso il quale gli astronauti escono dall'ISS per le loro passeggiate spaziali: Il QUEST JOINT AIRLOCK. (Il termine AIRLOCK sta ad indicare la camera di pressurizzazione/depressurizzazione fondamentale per entrare ed uscire dall'ISS.)

Per chi non lo sapesse, la Stazione Spaziale Internazionale è stata costruita per moduli, portati in orbita ed assemblati uno alla volta.

L'immagine seguente mostra il modulo prima dell'aggancio alla Stazione Spaziale, avvenuta nel 2001. La foto permette di vedere il giunto attraverso il quale esso è collegato alla ISS.

In quest'altra immagine, invece, ho evidenziato la posizione del modulo rispetto all'ISS.


Ma com'è fatto il Quest Joint Airlock e perchè non funziona come si vede nei film di fantascienza?

Come avrete potuto intuire dalle immagini, il modulo è, per semplificare, composto da due cilindri contenenti due ambienti ben distinti: uno corto e largo, quello connesso direttamente alla Stazione Spaziale, l'altro stretto ed affusolato, dal quale escono gli astronauti per le attività extraveicolari. 

Il primo ambiente è la vera e propria camera di compressione/decompressione. Gli astronauti non vanno direttamente nello spazio uscendo da questa camera, ma passano prima per quella attigua dove si trova il portellone per uscire all'esterno, solo dopo aver subito la depressurizzazione.


Quindi, quando gli astronauti aprono il portellone per uscire, non possono in alcun modo essere spinti fuori da alcuna pressione, perchè sono stati già depressurizzati nella camera più interna. 

Il procedimento seguito per il rientro è invertito: Una volta rientrati nella prima stanza, gli astronauti passano in quella più interna dove vengono ripressurizzati per poter, quindi, rientrare nella Stazione Spaziale.

Se ci pensate, è un procedimento cautelativo del tutto sensato e che previene qualsiasi tipo di rischio causato da un possibile danneggiamento alla tenuta della camera di compressione/decompressione. 

Veniamo ad un altro aspetto che ha mandato in fibrillazione più di un flatearther: 
Il famigerato portellone pieghevole.


Questa dovrebbe essere una delle prove definitive che la ISS è una scatola di latta realizzata per delle riprese cinematografiche. "The final nail in the NASA's coffin", il chiodo finale nella bara della NASA, come usano ripetere i flatearther.

Un portellone così non potrebbe mai trattenere la pressione interna della Stazione Spaziale.
E, difatti, quel portellone non trattiene alcuna pressione, perchè quello non è un portellone.

Si tratta di una cover termica che serve a coprire l'uscita dal modulo durante le attività extraveicolari, proteggendola da particelle ionizzate.

Il portellone per uscire dalla Stazione Spaziale si apre verso l'interno, non verso l'esterno, ed è ben visibile in molte immagini di dettaglio, come questa:


Oltre a vedersi chiaramente nelle foto scattate dall'interno del modulo:


Nel seguente video, è possibile seguire l'intera copertura di una spedizione extraveicolare con tutte le fasi a partire dalla preparazione degli astronauti.




Come avrete capito, anche in questo caso, le allegazioni terrapiattiste sono totalmente infondate.

Il fatto che la ISS sia fasulla è un dogma del culto terrapiattista, a prescindere dalle prove che ne testimoniano l'autenticità.







lunedì 3 aprile 2017

Normali anomalie delle rotte aeree

In questo breve articolo torniamo nuovamente sul discorso delle rotte aeree per chiarire, si spera in maniera definitiva, perchè non esiste alcun tipo di anomalia legata alla Terra sferica.

La convinzione, o il sospetto, che gli aerei non seguano delle rotte sensate è dovuta al fatto che molti sostenitori della Terra piatta si collegano a siti che tracciano i voli di linea come flightradar24.com oppure openflights.org e, guardando il percoso su di una proiezione piana di Mercatore del globo, notano delle traiettorie paraboliche che, per loro, non hanno alcun senso.

Prendiamo, ad esempio, il volo MONTREAL-SHANGHAI - ACA17 dell'AIR CANADA:




Visto su questa mappa, il volo sembra, effettivamente, assurdo.

Com'è possibile che, per andare ad una latitudine inferiore (Montreal latitudine 45.5016889, Shanghai latitudine 31.230416) occorre quasi passare per il polo nord? 

Ma è molto semplice: Perchè una proiezione piana del globo ne è, inevitabilmente, una versione distorta e, non avendo tridimensionalità, la mappa non permette di capire chiaramente come funziona una traiettoria lungo la superficie sferica del globo.  

Non si finirà mai di ripeterlo: non esiste mappa piana che rappresenti, con proporzioni esatte, ciò che è sferico.

Al contrario, se la Terra fosse piatta, dovrebbe esistere necessariamente una mappa piana che ne riporti le proporzioni precise. Ecco perchè i confronti tra mappe bidimensionali rappresentanti il globo terrestre e la Terra piatta non sono in nessun modo comparabili.

Di proiezioni del globo terrestre ce ne sono più di una sessantina ufficiali e quella usata dai flatearther è solo una di queste. https://en.wikipedia.org/wiki/List_of_map_projections

 Ma, proviamo a vedere come si sviluppa la traiettoria del volo Montreal-Shanghai su di un globo:



Vedete che, adesso, ha assolutamente senso?
Non si può ragionare di traiettorie su di una sfera se non si lavora con una sfera.


La stessa cosa vale per il famigerato boeing 777 TAIPEI-LOS ANGELES che, l'8 ottobre del 2015, fece uno scalo di emergenza in Alaska a causa di un parto prematuro di una passeggera.

Ecco la mappa piana che ne riporta la rotta, compreso il tratto relativo alla deviazione forzata:


Anche in questo caso, la mappa è distorta. Per poter comprendere la coerenza sul modello sferico, dobbiamo guardare la rotta sul globo:




Abbiamo visto due casi, ma la stessa cosa vale per qualsiasi altra traiettoria di qualsiasi altro volo.
Possiamo, infatti, prendere una mappa piana dove sono riportate le rotte dei voli annuali delle principali compagnie aeree (che potete trovare qui):


 Come potete vedere, abbiamo le stesse traiettorie distorte, perchè è la mappa ad essere distorta.



Ma se sfericizziamo la mappa, le traiettorie diventano tutte coerenti.

Vogliamo vedere, adesso, cosa succede se vediamo le stesse traiettorie su di una terra piatta?



Ecco, adesso sì che le rotte aeree, appena viste, non hanno alcun senso.
A parte l'assurdità dell'esistenza di voli senza scalo che collegano località contrapposte ai margini del disco (ad esempio Sydney - Santiago del Cile)  queste rotte non sono nemmeno rettilinee, rispettando la famosa rigidità spaziale imposta dal giroscopio.

L'unico modo da parte dei flatearther di disfarsi di tutto ciò sarebbe quello di negare la traccia di qualsiasi rotta aerea rappresentata sulla mappa ma, in questo caso, dovremmo confrontarci con livelli di dissociazione con la realtà veramente pesanti. 

In conclusione, i flatearther si affannano tanto a cercare di comprendere le normalissimi anomalie nei tracciati aerei sulle mappe piane della Terra sferica  da non rendersi conto di quanto questi siano totalmente sbagliati sulla Terra piatta.



sabato 1 aprile 2017

E SE LA TERRA FOSSE UNA CIAMBELLA?





Assurdo?
Forse.

Fantasioso?
Sicuramente.

State ridendo?
Posso immaginarlo.

Ma, aspettate di vedere le prove, di visualizzare come tutti i pezzi del puzzle si incastrano alla perfezione e, se siete dotati di un briciolo di spirito critico, se avete l'apertura mentale necessaria, vedrete che dopo riderete molto meno. 

O non riderete affatto. 

Qual'è secondo voi la forma della Terra? 
Credete forse che sia una palla, come ci ha mostrato la NASA?


Oppure avete finalmente capito che vi hanno mentito per secoli?

Vi siete accorti che non esiste nessuna rotazione, né alcuna curvatura visibile?

Allora forse credete che sia piatta?




In tal caso complimenti. Siete passati da una menzogna all'altra.

Siete tornati indietro di secoli, di millenni, piegandovi ai dettami della Chiesa. Non a caso molti terrapiattisti sono religiosi ferventi. 

Sapevate che la Chiesa protestante metodista di Ulutz, la Chiesa cattolica avventista di New York e la Congregazione Episcopale di Werlock insieme versano un totale annuo di circa 17 milioni di dollari alla Flat Earth Society

Pensavate di essere usciti da una prigione mentale, ma vi siete rinchiusi dentro una gabbia ancora più stretta. 

Una cupola per imprigionarvi, dominarvi, incatenarvi. 

 E credendoci accettate implicitamente queste catene. 
In fondo lo sapete anche voi che una Terra piatta è ancora più illogica di una Terra sferica. 

Magari avete di nuovo cambiato idea. Magari credete alla Terra cava
La Terra sarebbe sì una sfera, ma con noi all'interno. 



A chi ci comanda farebbe comodo se vivessimo in un'enorme boccia per pesci rossi, giusto? 

Conoscete il film Matrix? 


 In tal caso, forse, vi sarete accorti che il film è una metafora della realtà. 

Ve lo riassumo brevemente: 
Nel film, l'umanità è controllata dalle macchine, imprigionata in una realtà alternativa, la matrice. La Terra sferica. Ma non tutti cadono nel tranello: un esiguo numero di persone si accorge della menzogna e si libera dalla matrice. Ma le macchine l'avevano previsto e avevano preparato per loro un'altra prigione, Zion, nelle profondità della Terra.  Zion simboleggia la Terra piatta/Terra cava. 
 




I ribelli pensavano di essere liberi, ma la loro non era che l'illusione della libertà. In realtà erano imprigionati esattamente come all'inizio, come quando erano nella matrice. 


 
La libertà arriva quando si decide di rompere tutti gli schemi e di non piegarsi né ai dettami della Nasa né a quelli della Chiesa. 

Forse credete che sia ridicolo che la Terra possa essere a forma di ciambella. E quale modo migliore di mascherare la verità, se non farla sembrare la più ridicola possibile? 

Pensate. 

Avete mai preso seriamente in considerazione l'ipotesi? Vi siete mai fermati a riflettere se sia possibile che il nostro mondo sia a forma di ciambella? 

Sono certo di no. 

E posso anche indovinarne il motivo: 
Perché nessuno ve ne ha mai parlato prima d'ora. Nessuno vi ha mai suggerito l'idea. 

Ma cosa vi aspettavate? Che la verità venisse annunciata con la tromba e comunicata da giornali, televisioni e internet

D'altra parte, avete mai visto qualcuno censurare i flat-earthers? 
No, al contrario, viene loro fatta una pubblicità massiccia. Sembrano credibili, convincenti. 

Una Terra a forma di ciambella. 

Suona ridicolo solo il pronunciarlo. Non esiste nemmeno un termine per una forma del genere, siamo costretti a utilizzare il nome di un dolce. 

Che coincidenza, non esiste nemmeno un termine per descrivere questa forma. Come ci dice Orwell in 1984, controllare il linguaggio permette di controllare il pensiero. 
Eliminare la parola che descrive la vera forma della Terra, quale modo migliore per nascondere la realtà? Per renderla incomunicabile? 

Eppure in realtà un termine esisterebbe, anche se è sconosciuto ai più. La forma a “ciambella” è chiamata, in inglese, “Torus”



 
Le origini di questa parola sono ignote, ma si sa di certo che sono molto antiche. In egiziano antico si usava infatti il termine Th'Őrus, spesso abbreviato in Horus, la divinità dalla testa di falco associata al ciclo della Terra e simboleggiata proprio dal simbolo del Torus. 

Probabilmente non sapete come finisce Th'Őrus nella mitologia egizia. Ve lo dico io:  
brutalmente ucciso e tagliato a pezzetti.

Forse una metafora di come fu nascosta la verità al popolo? 

Vi sono altri due termini la cui origine è strettamente legata al Torus. Uno, probabilmente lo avrete già intuito, è “Terra”
L'altro è “Toro”: animale sacro nella religione Indù e Egizia, simboleggia Giove nella mitologia greca, custodisce Gesù nella culla, gli ebrei lo adorano nella Bibbia (il vitello d'oro simboleggia la rivalità tra il culto patriarcale e matriarcale, Dio padre e Terra madre) è protagonista di innumerevoli riti giunti anche fino ai giorni nostri, come la corrida (in origine la morte del toro simboleggiava l'inverno e il ciclo delle stagioni). 



Ma, all'inizio abbiamo parlato di ciambelle giusto? 
Sapevate che in origine si trattava di un dolce consumato nei riti di iniziazione del culto di Chorazos, per invocare il dio Yog-Sothoth


A sinistra: La fede che rappresenta il legame tra gli sposi simboleggia il Torus. A destra: Il Torus rappresentato in un noto crop circle
Magari, l'immagine in copertina con Homer Simpson vi ha fatto ridere. 
Eppure è innegabile che il Torus, anche se in modo sottile, sia il simbolo principale di una delle serie televisive di maggior successo al mondo

Stiamo parlando di una serie che ha fatturato 527 millioni di dollari, fortemente simbolica e che ha predetto diversi avvenimenti importanti, come l'elezione di Trump, l'attacco terroristico alle torri gemelle e l'incidente di Fukushima.




Potreste obiettare che finora ho parlato solo di simboli. 
Vero. 
In fondo non dimostrano nulla. I simboli suggeriscono la verità, non la provano

Allora, iniziamo a elencare le prove. 
Non c'è bisogno che vi ripeta le innumerevoli prove che dimostrano che la Terra non è una palla che gira. E nemmeno che vi spieghi perché non può essere piatta. 

Numerosi studi mostrano che il campo energetico umano di isotropia è in realtà un Torus


Vediamo perché la sua forma è in realtà quella del Torus 

Incominciamo dalla mappa della Terra-Torus. Forse vi sorprenderà, perché scoprirete che, ironia delle ironie, la realtà è sempre stata sotto i vostri occhi, invisibile e mascherata. 



Ecco a voi la mappa della Terra-Torus: 

 

Cosa? 
Dite che l'avevate già vista? 
Che la conoscevate già? 
Ne siete sicuri? 

Ma si, direte voi, è la solita mappa della Terra Palla. 
È disegnata su un piano, ma in sostanza bisogna incollare il lato destro e il lato sinistro della mappa, in modo da ottenere l'oceano pacifico. 
 

 Abbiamo così un cilindro. 

E i poli? I poli non è ben chiaro come diventano, in sostanza si deformano orribilmente ottenendo il polo nord e il polo sud. 

Che strani, questi poli agli estremi della mappa, queste due distese di ghiaccio così simili tra loro. 

E se le incollassimo seguendo i bordi? 
Se chiudessimo il cilindro su se stesso, facendo combaciare i bordi? 
 
In questo modo: 
 

 
Ecco che otterremmo questo: 

 La Terra – Torus



 Il Prof. Randolph Carter (docente di fisica omologica al Polytechnical Institute of Arkham), nel suo articolo “The Foundation of the Torus-Earth Model”, prende in esame centinaia di rilevazioni condotte nell'arco di oltre 30 anni. 



La sorprendente conclusione a cui è giunto è che il nostro pianeta è un Torus


Potete notare che sul Torus è possibile la circumnavigazione est-ovest, esattamente come sulla palla o sulla Terra piatta. Solo che invece di fare il giro della palla si percorre il cerchio esterno del torus.


Sviluppando lo schema del “Torus di Tesla” (in alto a sinistra) sono stati realizzati il gigantesco Torus che costituisce il corpo centrale del CERN (in basso) e il progetto ITER (in alto a destra) con l'obiettivo di ricreare l'energia delle stelle.
Ma la cosa più interessante è quello che accade quando ci si spinge molto a sud, superando i freddi ghiacci antartici, protetti dal rigido clima e dalle forze militari. 
I terrapiattisti sostengono che oltre l'Antartide esistono altre terre, come mostrano gli appunti dell'ammiraglio Byrd

I terrapallisti sostengono che in Antartide esiste un tunnel per il Polo Nord, come sostengono i manoscritti Pnakotici

La Terra-Torus ci mostra che hanno entrambi ragione. 

Infatti superando i ghiacci antartici si percorre il cerchio interno del Torus, e si passa quindi per il“polo nord”. Un eventuale esploratore però continuerebbe a vedere una distesa di ghiaccio. Superato il polo nord si ritorna di nuovo all'esterno del Torus, dove si trovano i continenti caldi, Eurasia e America del nord. Avrete quindi l'impressione di avere scoperto nuove terre oltre l'Antartide! 

Il Torus è la sintesi delle tre teorie


- All'esterno del Torus avete la curvatura convessa, come per la Terra Sferica 
- All'interno del Torus la curvatura concava, come per la Terra Cava.
- Tra i due non vi è nessuna curvatura, come per la Terra Piatta. 

Ecco spiegato perché gli esperimenti col laser forniscono risultati così discordanti. 
Perché tutti e tre i modelli hanno ragione! 


Contrariamente a quanto mostrano le immagini della Nasa, è sufficiente un telescopio amatoriale per accorgersi che anche il pianeta Saturno è composto da un Torus che circonda il suo satellite centrale (Kadath)

Volete un'altra prova? Eccovela: 
Tutti sappiamo che gli oggetti spariscono dietro l'orizzonte. 

I terrapallisti dicono che è a causa della curvatura, i terrapiattisti però non hanno una risposta convincente a ciò. Dicono che è a causa della “prospettiva”.

D'altra parte l'orizzonte non appare curvo, bensì piatto. I terrapiattisti spiegano che è perché la Terra è piatta, ma questa volta sono i terrapallisti a non avere una vera risposta. 


 Sembra quasi che la curvatura esista in una direzione ma non nell'altra. 

Come in un cilindro, o come nel Torus. 

Nel Torus, infatti, il cerchio interno è molto più piccolo del cerchio esterno e quindi la curvatura la si nota in una sola direzione! 



Credete ancora che la Terra Torus sia un idea assurda e ridicola? 

In tal caso vi porgo una domanda: lo pensereste anche se ve l'avessero insegnato a scuola fin da piccoli?





O se vi foste fatti il lavaggio del cervello su youtube per un mese?



Vi sembrerebbe ancora così assurdo?

Forse nonostante tutto non mi credete ancora. Forse pensate che vi abbia solo raccontato un mucchio di sciocchezze, presentando analogie ingiustificate e deformando un po' i fatti. Magari pensate che l'abbia fatto per divertirmi.

Ma attenzione!

Perché è più facile essere ingannati che credere di essere stati ingannati.

Ma è ancora più facile credere di essere stati ingannati, che analizzare i fatti nel dettaglio, cercare le fonti e farsi una propria opinione.