Dove ha inizio l'illusione...

Da qualche tempo va diffondendosi la bizzarra teoria secondo la quale la Terra non sarebbe uno sferoide in rotazione su se stesso ed orbitante attorno al sole, bensì un disco piatto ed immobile, coperto da una cupola di materiale ignoto. Il centro di questo disco sarebbe occupato dall'artico, mentre l'antartico rappresenterebbe uno smisurato anello di ghiaccio che ha la funzione di contenere le acque degli oceani.

Coloro che credono in questa teoria, i flat-earthers, sostengono che l'intera popolazione mondiale sia da sempre indottrinata da una elìte imperante che ci manipola attraverso le scuole, i mass media e, in special modo, la NASA che avrebbe il ruolo chiave di produrre finte missioni spaziali e finte immagini dello spazio. La Terra sferica sarebbe un inganno propinatoci fin da piccoli per non consentirci di conoscere la verità. Per corroborare il loro credo e per fare proseliti, da qualche tempo i flat-earthers stanno inondando internet di materiale multimediale che proverebbe, secondo quanto sostengono, la Terra piatta. Nonostante queste presunte prove siano campate in aria, riescono comunque a confondere ed a fare presa su molte persone che, per le ragioni più disparate, non sono equipaggiate con sufficienti conoscienze logico-matematiche utili a smascherare la truffa.

Sono convinto che nel movimento dei flat-earthers ci siano molte persone genuinamente convinte che la Terra sia piatta, ma risulta abbastanza evindente che a capo di questa faccenda ci sia qualcuno che ci sta lucrando.

NOVITA'!: Finalmente, un po' di restyling del blog! Adesso potrete accedere agli articoli pubblicati, attraverso la home page, semplicemente cliccando sulla icona relativa

domenica 24 dicembre 2017

NATALE 2017

Siamo arrivati, anche quest'anno, ai consueti auguri natalizi e, anche quest'anno, proviamo a fare qualche considerazione sul fenomeno del terrapiattismo che, pur continuando ad essere un argomento di nicchia, si presenta sempre piu' radicalizzato. 

Questo lo si puo' constatare dalla conclamata impossibilita' di avere un dialogo civile e basato sui contenuti con i suoi promotori e sostenitori.
Qualcuno e' arrivato addirittura a stilare liste di proscrizione di tutti coloro che si azzardano nel fare qualche osservazione contro la terra piatta.

La faccenda si propone in tutta la sua vena grottesca e paradossale: 
Mentre da un lato, i propalatori di questa idea insensata rivendicano il diritto di dire tutte le fandonie che vogliono atteggiandosi a vittime nel momento in cui qualcuno gli oscura il canale, dall'altra, annichiliscono il diritto altrui di fare lo stesso. 

Lo abbiamo detto svariate volte:  
La terra piatta si presenta sotto forma di setta esoterico-religiosa e non puo' sopravvivere se non azzera il pensiero critico.

L'apertura mentale tanto sbandierata e' solo una farsa. 

Lo studio ai fini della conoscenza e' costituito dall'assunzione giornaliera della pappetta omogeneizzata di castronerie e ciarlatanate dispensate dai video TP. 
 
Il "pensate con la vostra testa" si traduce in "pensate con la testa di chi vi propina questo video"
e questo si evince chiaramente dalle reazioni entusiaste dei vari followers che commentano uniti e compatti sotto ogni nuovo video non accorgendosi nemmeno che contraddice platealmente quanto sostenuto in un video precedente dello stesso autore.

Qualche chicca:

Prima: La Terra non puo' essere sferica perche' le onde elettromagnetiche viaggiano solo in linea retta. Lo scientismo ha dovuto inventare  che rimbalzano sulla ionosfera. 
Dopo: Ma certo che le onde elettromagnetiche rimbalzano sulla ionosfera! Ecco come simulano l'esistenza dei satelliti.

Prima: La rifrazione e' un fenomeno inesistente inventato dallo scientismo per giustificare l'esistenza della fantomatica curvatura. 
Dopo: abbiamo potuto constatare che la rifrazione e' talmente potente da non permettere l'individuazione esatta della posizione del sole.

La questione assume toni da narrazione distopica con bipensiero Orwelliano incorporato.

Cosa si puo' fare per mettere fine a questa assurdita'?

Francamente, niente di piu' di quello che stiamo gia' facendo, ovvero:

INFORMARE 
STIMOLARE 
IL RAGIONAMENTO CRITICO

L'abbiamo dichiarato fin dall'inizio:  
Lo scopo di questo blog non e' quello di convertire chi crede ciecamente in questa panzana, ma quello di fornire strumenti logici, spiegazioni e spunti di ragionamento a coloro che, nel dubbio, hanno voglia e predisposizione di CAPIRE.

Per tutti coloro che credono a questa favola e sono in fuga dalla realta' per i motivi piu' svariati, beh, noi non possiamo veramente fare nulla.

Siamo e saremo sempre e comunque pronti a dialogare con chiunque, bandendo le offese gratuite da chiunque e verso chiunque. 

E, con questo, chiudiamo augurandovi un:
 
BUON NATALE E 
FELICE ANNO NUOVO!




Scoop dell'ultim'ora: Scoperta, finalmente, la natura delle scie chimiche


mercoledì 6 dicembre 2017

ISS e foto della Terra


Ultimamente mi capita sempre piu' spesso di incontrare persone che interpretano erroneamente le foto scattate dalla Stazione Spaziale, pensando che ci sia qualcosa di sbagliato nelle proporzioni di stati  e continenti.

Penso che questo accada perche' la gente e' portata a trarre conclusioni senza conoscere tutte le informazioni utili per capire queste immagini, che poi e' anche uno dei motivi per i quali molti si convincono che la terra sia piatta.

Per capirci meglio, vi faccio vedere una delle tante considerazioni fatte su una delle recenti foto dell'Italia scattate dall'astronauta Paolo Nespoli:


Ecco, siccome da questa foto l'Italia sembra, ad occhio e croce, piu' grande di Canada ed USA messi insieme, allora si e' portati a credere che deve essere per forza fasulla. 

Questa e' la tipica conclusione sbagliata che molte persone traggono o sono indotte a trarre perche', in realta', questa foto non ha veramente nulla che non va. 

Vediamo di comprenderne il perche'.

Innanzitutto, bisogna capire alcune questioni fondamentali:

- Poiche' l'ISS si trova relativamente vicina alla Terra, dalla Stazione Spaziale Internazionale non sara' mai possibile scattare una fotografia capace di catturare mezzo emisfero terrestre, nemmeno mediante l'uso di obiettivi particolari

- Il nostro pianeta e' enorme e per poter fare delle riprese panoramiche e' indispensabile usare un grandangolo, che, in ogni caso, deformera' lo scatto con il famigerato effetto barile (quello che i flatearthers chiamano fisheye).

Denominazione degli obiettivi fotografici in funzione dell'angolo di campo

Quindi, il fatto che le foto e le riprese della Terra realizzate dall'ISS siano sempre deformate non e' affatto un trucco per nascondere l'orizzonte piatto (abbiamo ampiamente dimostrato qui e qui che la curvatura terrestre e' assolutamente rintracciabile da riprese realizzate con lenti fisheye), ma dipende dall'esigenza di utilizzare un obiettivo grandangolare per poter fotografare l'immensita' del pianeta.

Vediamo, adesso, come e' collocata l'ISS rispetto alla Terra e cosa, effettivamente, gli astronauti possono fotografare.
Nella seguente illustrazione in scala, potete notare quanto l'ISS sia vicina alla superficie terrestre, rapportandola, ad esempio, ad un satellite geostazionario.



Per comprendere meglio, stringiamo sul dettaglio dell'ISS
Di seguito, vediamo il cono visivo limite dal punto di vista dell'ISS, dovuto alla visione prospettica. Il massimo della Terra che l'ISS puo' vedere e' delimitato dalla circonferenza di base del cono visivo limite. Questa circonferenza e' l'orizzonte che vediamo nelle foto scattate dall'ISS. 

Non importa quale dispositivo fotografico venga usato e nemmeno la direzione verso la quale viene puntata la fotocamera: L'orizzonte sara' sempre rappresentato da questa circonferenza limite per ovvie ragioni di prospettiva.
 

Detto questo, mi preme di ribadire un concetto molto importante:
Quando vediamo le foto scattate dall'ISS, non stiamo vedendo meta' TERRA ma, al massimo, una porzioncina di superficie delimitata dalla circonferenza limite.

Per non lasciare alcun dubbio sulla questione (si spera), ho realizzato una breve sequenza dove mostro come l'orizzonte si sposta lungo la circonferenza limite al muoversi della telecamera.

 

Ma la foto di NESPOLI?

"Quella deve essere per forza CGI! L'Italia e' comunque troppo grande. Io, al photoshop so fare di meglio."

Queste sono le risposte che continuo ad aspettarmi da chi non ha capito o non vuole capire il punto dopo quanto spiegato.

Analizziamo la foto di Nespoli. L'originale potete reperirlo qui:
https://www.flickr.com/photos/astro_paolo/26901800289/in/photostream/
L'unica cosa che posso fare e' simulare nel modo piu' semplice e comprensibile possibile la foto utilizzando uno strumento alla portata di tutti: Google Earth.
Prima, pero', mi occorre qualche dato utile per collocare correttamente la Stazione Spaziale e fotocamera/obiettivo utilizzati da Nespoli.

La prima e' facile: 
Orientativamente, la ISS si trova a circa 400 km di quota (km piu' km' meno)
La seconda ha richiesto un po' di ricerca: 
Con ogni probabilita', Nespoli ha utilizzato una Nikon D3X (formato 36mmx24mm) con obiettivo 24-120 (informazioni reperite in rete)

Un po' di tecnicismi:
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Capiamo questi numeri:
Il formato e', letteralmente, la dimensione del sensore sul quale viene proiettata l'immagine.
I numeretti 24-120 sono le distanze focali limite minima e massima dello zoom.
La focale 24 (24 mm) corrisponde al massimo angolo di campo possibile (grandangolo)

Bene, su questa ottima pagina di fotografia e' possibile calcolare l'angolo di campo relativo alla focale di 24 mm per il formato 36x24, con le spiegazioni matematiche relative:

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Bene, l'Angolo di Campo (o FOV) utilizzato da Nespoli sara' stato, con ogni probabilita', intorno agli 80 gradi.

Ma, adesso che conosciamo queste informazioni, come le mettiamo in GOOGLE EARTH?

Sebbene Google Earth non permetta di modificare l'Angolo di Campo attraverso l'interfaccia grafica, e' comunque possibile cambiarla attraverso un file .kml

Il file .kml e' un semplice file di testo, realizzabile con un semplice editor di testo, tipo wordpad, nel quale si possono inserire informazioni relative alla telecamera di GE.

Vi risparmio di studiarvi come editare da zero questo file lasciandovi direttamente il testo dei comandi da inserire nel file:

<?xml version="1.0" encoding="UTF-8"?>
<kml xmlns="http://www.opengis.net/kml/2.2" xmlns:gx="http://www.google.com/kml/ext/2.2" xmlns:kml="http://www.opengis.net/kml/2.2" xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom">
<gx:Tour>
    <name>ripresa</name>
    <gx:Playlist>
        <gx:FlyTo>
            <LookAt>
                <gx:horizFov>80</gx:horizFov>
                <longitude>16.40696781005638</longitude>
                <latitude>38.41453934054368</latitude>
                <altitude>0</altitude>
                <heading>-90.6141971013728</heading>
                <tilt>44.83041065332358</tilt>
                <range>535140.8943967628</range>
                <gx:altitudeMode>relativeToSeaFloor</gx:altitudeMode>
            </LookAt>
        </gx:FlyTo>
        <gx:Wait><gx:duration>2.188034159189556e-006</gx:duration>
</gx:Wait>
    </gx:Playlist>
</gx:Tour>
</kml>


Ovviamente potete riusare questo file per altri progetti cambiando la riga <gx:horizFov>80</gx:horizFov> ed inserendo altri Angoli di Campo.

Copiate ed incollate il testo nell'editor e salvatelo come volete con estensione 'kml

Cliccando sul file appena realizzato, si aprira' direttamente Google Earth collocando la telecamera nel punto da me individuato a 400 km di quota circa, con un Angolo di Campo di 80 gradi.

Il risultato e' il seguente e la sovrapposizione sulla foto di Nespoli e' SORPRENDENTE.


Spero di aver rimosso qualsiasi dubbio sulla questione.
Ovviamente, vi invito a fare domande sulle dimostrazioni fatte.

A presto.





sabato 5 agosto 2017

Eclissi solare e velocità dell'ombra lunare






Penso di aver perso il conto dei video in cui i flatearther hanno sentenziato la fine del modello eliocentrico e del globo terrestre, tutti regolarmente privi di qualsiasi contenuto che fosse minimamente in grado di dimostrare quanto scritto a caratteri cubitali nei loro titoli.

La storia si ripete sempre uguale: nel microcosmo terrapiattista, qualche fanta-ricercatore produce un video in cui ha individuato la prova regina che qualcosa non va (a scelta) nei video della NASA, nella gravità, nella rotazione terrestre, nel come il sole illumina la Terra, e l'intero "popolo terrapiattista" va in fibrillazione, traducendo, commentando, ripubblicando, producendo contributi personali, pensando di avere finalmente per le mani la pistola fumante, il chiodo per sigillare definitivamente la bara eliocentrista.  

Ma, come sempre accade, i materiali proposti portano alla luce sempre e solo due evidenze: 
- i terrapiattisti non capiscono i fenomeni che maneggiano
- i terrapiattisti riescono a dimostrare il modello eliocentrico meglio di qualsiasi debunker della terra piatta.

Oggi vi voglio parlare dell'ultima prova, presunta, dell'inganno terrasferista che riguarda l'eclissi solare prevista per il 21 agosto 2017 e che attraverserà gli Stati Uniti.

Secondo i flatearther le simulazioni dell'eclissi solare proposte in rete da siti come timeanddate.com dimostrerebbero come il sistema eliocentrico non può funzionare. Quindi il modello eliocentrico è una invenzione.
Però, a nessun terrapiattista viene in mente che, la semplice possibilità di sapere quando ci sarà una eclissi, rappresenta già una sufficiente dimostrazione della validità del modello eliocentrico.

Le questioni rilevanti presentate per sostenere questa nuova accusa sono principalmente due: 

- viene contestato il modo in cui il sole proietta l'ombra della luna sulla Terra e la sua grandezza

- viene contestato il fatto che l'ombra della luna possa muoversi sulla superficie del globo terrestre più veloce del globo stesso in rotazione.

Analizziamo questi punti  e capiamo perchè sono assolutamente errati.

Vediamo come il sole emette la sua luce e proietta l'ombra della luna, partendo da una domanda tratta dal video Terra Piatta: L'eclisse che uccide il globo (AGGIORNATO) Elafaki:


Ma, insomma, come funzionano questi raggi solari? Sono convergenti o sono divergenti?
La risposta è che sono entrambe le cose, perchè nessuno degli schemi rappresentati nel video spiegano per intero come funziona l'irraggiamento solare.

Partiamo con il capire una cosa essenziale: il sole è una luminaria immensamente grande, ma diffonde la luce in maniera del tutto simile ad un qualsiasi altro corpo luminoso.

Il sole è un oggetto fisico con una superficie illuminante e, da ciascun punto di questa superficie, emette fotoni in tutte le direzioni.
  
Nell'immagine seguente potete vedere il modello di irradiazione luminosa di un singolo punto della superficie di un corpo luminoso. Le frecce sono rappresentative delle infinite direzioni in cui si propaga la luce del singolo punto luminoso.


Capite da voi che, se volessi rappresentare in contemporanea la propagazione luminosa di tutti i punti della superficie, nel complesso, non può in nessun modo venir fuori una condizione di sola divergenza o di sola convergenza dei raggi luminosi:  Si crea una fitta rete di raggi che, partendo da punti diversi della superficie, si propagano nello spazio convergendo e divergendo tra di loro.


Aggiungo una cosa importante: 
Se la luce non si propagasse in questa maniera, noi non riusciremmo a vedere proprio nulla. Per vedere un oggetto, occorre che ogni punto di un oggetto emani o rifletta della luce in direzione del nostro occhio, ovunque esso sia.

Entrambi i punti di vista vedono la scatola ed i suoi dettagli. Ciò vuol dire che ogni punto della scatola sta mandando informazioni luminose verso entrambi i punti di vista .

Affinchè un oggetto possa essere visto in tutte le direzioni, i punti della sua superficie devono emettere o riflettere luce in tutte le direzioni. 


Ma, allora, perchè utilizziamo immagini come questa?

 

Perchè ci interessa evidenziare solo l'ingombro del flusso di luce solare intercettato dalla luna che determina l'ombra sulla superficie terrestre.

Questa immagine non ci sta dicendo affatto che la luce del sole converge in maniera esclusiva. (Ricordiamo che l'immagine è assolutamente fuori scala. Serve solo a dimostrare il fenomeno)

Ogni punto della superficie solare continua ad irradiare luce in tutte le direzioni, ma non tutta questa informazione luminosa genera il cono d'ombra per l'eclissi.

Un modo di comprendere meglio il fenomeno è quello di simularlo con un sofware di modellazione 3d in grado di riprodurre correttamente la luce. In questo caso, ho inserito nella scena di un software 3D tre elementi, un oggetto sfera, uno schermo di raccolta dell'ombra della sfera, ed una fonte luminosa sferica decisamente più grande, posta a debita distanza.

Come potete vedere, il risultato è esattamente quello atteso: l'ombra non è omogenea e presenta un nucleo centrale più scuro dovuto alla copertura totale della luce da parte della sfera. Ovvero, ombra e penombra.



Vediamo, adesso, cos'è che fa dire, erroneamente, ai flatearther che la velocità dell'ombra della luna durante l'eclissi è sbagliata.

L'idea proviene da una osservazione confusa: 

Se la Terra impiega un giorno per fare una rotazione completa sul suo asse e la Luna, invece, ne impiega 27,32 per orbitare attorno alla Terra, com'è possibile che l'ombra della luna nelle varie simulazioni si muove da ovest verso est, ovvero più velocemente della rotazione terrestre stessa?

Simulazione dell'eclissi tratta da un video FE




Simulazione fatta da timeanddate.com


Sembrerebbe sensato.

Abbiamo un rapporto di 1 a 27. La Luna  impiega 27 volte il tempo necessario per una rotazione completa della Terra sul proprio asse. Quindi la sua ombra non può essere più veloce della superficie terrestre in rotazione!

Missione compiuta. 

Il colpo definitivo allo scientismo eliocentrico è stato assestato!!

!!!!!!!
!!!!!!!!!!!!
!!!  !!!!  !!!
!!!!!!!!!!!
!!!!!!!
!!!!!!!

Ma nemmeno per idea.

Vediamo cosa c'è che non va in questo ragionamento.

Innanzitutto, lo spezzone estratto dal video FE qui sopra è fuorviante, per usare un eufemismo.
Probabilmente, la simulazione rispetta il periodo orbitale della Luna e quello di rotazione sul suo asse della Terra, ma la distanza Terra-Luna è totalmente sbagliata e questo influisce in maniera decisiva sulla velocità di orbitazione della luna.

Nella sequenza vediamo che la luna dista a malapena due diametri lunari dalla Terra. In realtà, la distanza della luna dalla Terra è 50 volte maggiore.




Perchè questa distanza è così importante?
Perchè, a parità di periodo orbitale, la velocità tangenziale aumenta all'aumentare del raggio orbitale, dal momento che l'oggetto orbitante deve percorrere più strada per chiudere il ciclo.

Potete comprendere questa proprietà fisico/geometrica guardando la sequenza seguente.




Se diversi punti orbitano con lo stesso periodo attorno ad un centro, la loro velocità tangenziale aumenterà in funzione della loro distanza dal centro.

Iniziamo a mettere giù qualche numero.

E' pur vero che la luna compie 27,32 giorni per orbitare attorno alla Terra, ma il tragitto che deve fare è di 2.413.402 km.

La lunghezza dell'equatore terrestre è di 40.075 km. Questa è la distanza che un punto sull'equatore compie in un giro completo. 

Mentre, un punto sull'equatore deve viaggiare 40.075 km in una rotazione completa attorno all'asse, la luna deve percorrerne 2.413.402 km per un'orbita completa attorno alla Terra. 

2.413.402 / 40.075 = 60 

La strada che fa la Luna per ruotare attorno alla Terra è 60 volte più lunga di quella compiuta da un punto sull'equatore in una una rotazione terrestre completa.

Sappiamo che la Terra ha una velocità di rotazione, all'equatore, di 1668 km/h
Basta verificarlo facendo un semplice calcolo:



vequatore = [angolo giro in radianti]/periodo[ore]*RTerra[km]=  
vequatore = 6,28/24*6372 = 1668 km/h

Quant'è la velocità media tangenziale della Luna lungo la sua orbita?

Stessa formula, dati diversi.

vluna = [angolo giro in radianti]/periodo[ore]*DTerra-Luna[km] =
vluna = 6,28/655,68*384.400 = 3682 km/h (velocità media)

Quindi, la velocità tangenziale della Luna è pari a più del doppio della velocità tangenziale all'equatore terrestre.

Ok, ho tirato fuori parecchi numeri e qualcuno potrebbe ancora non aver capito bene come questi calcoli possano smentire la tesi terrapiattista.

Proviamo, allora a simulare graficamente l'evento, semplificandolo il più possibile per una maggiore comprensione:

Ho riprodotto il sistema Sole-Terra-Luna su Geogebra, riportando in scala le grandezze, le distanze e le velocità corrette. (Quello che i terrapiattisti si rifiutano categoricamente di fare)

Il modello è bidimensionale, e trascura tutte le caratteristiche del sistema che non risultano indispensabili (inclinazione sull'eclittica della luna, inclinazione dell'asse terrestre, ecc.).

- Sulla sinistra troviamo un cerchio rappresentativo della Terra, sul cui bordo si muove un punto che sta ad indicare la velocità di rotazione terrestre.

- Sulla destra, invece, troviamo un cerchio, leggermente più piccolo, rappresentante la Luna, anch'essa con dimensione e distanza in scala, che si muove sull'orbita in scala attorno alla Terra.
La retta che attraversa la luna e si muove con essa, indica la direzione in cui si trova il sole ed individua il centro del cono d'ombra lunare sulla circonferenza della Terra.

Nel momento in cui questa linea tocca la circonferenza terrestre, appare un punto rappresentativo del movimento della proiezione lunare sulla Terra.

Potete vedere che il puntino dell'ombra viaggia molto più velocemente del puntino sul bordo terrestre, scavalcandolo.
Potete anche notare che, mentre la Luna ha compiuto una frazione minima del suo percorso orbitale attorno alla Terra, quest'ultima ha già compiuto un giro.

Simulazione semplificata bidimensionale in Geogebra del passaggio dell'ombra lunare sulla superficie terrestre durante un'eclissi di sole

Dettaglio della simulazione

Capite perchè non si può essere approssimativi su questioni come queste se si vuole comprenderne la fenomenologia? Se saltano uno o più parametri, l'esito non può che essere sbagliato, ma non a causa del modello, ma dell'imperizia e faciloneria di chi tenta di smontarlo.

Spero di essere stato sufficientemente esaustivo sulla questione.
Se ci saranno richieste di ulteriori chiarimenti, provvederò a fornirveli aggiungendoli all'articolo.

Anche per questa volta è tutto.
Alla prossima.












venerdì 7 luglio 2017

La curvatura terrestre ed il lago Pontchartrain


In questo articolo vi parlerò di una delle tante prove inequivocabili sull'esistenza della curvatura e che i flatearther si affannano, con miserrimi risultati, a confutare.

Questa volta andiamo negli Stati Uniti, sul lago Pontchartrain (il secondo lago salato più grande degli USA), che si trova nella parte sud-est dello stato della Louisiana e sul quale, a sud, si attesta la città di New Orleans, formatosi circa 3.000-4.000 anni fa tramite depositi alluvionali nel delta del fiume Mississippi. 

Questo lago è famoso soprattutto perchè, tra gli anni '50 e '70, su di esso venne realizzato il Lake Pontchartrain Causeway, costituito da due ponti paralleli a travata  in cemento armato che lo attraversavano da nord a sud ottenendo, grazie alla loro lunghezza di 38,5 km, la seconda posizione nel Guinnes Mondiale dei primati.

Immagine satellitare (Landsat) del lago Pontchartrain e della città di New Orleans, in Louisiana.
Quello che a noi interessa di questo lago, però, è un'altro elemento caratteristico: 

La linea elettrica sul lago Pontchairtrain.

 

Questa linea elettrica ha delle caratteristiche ideali per verificare l'esistenza della curvatura terrestre, vediamo perchè:

- la linea si estende per una distanza di circa 26 km, ragionevolmente lunga per poter apprezzare l'incurvamento  della superficie terrestre

- l'allineamento dei tralicci è estremamente preciso. Potete voi stessi utilizzare google earth e localizzare tralicci, verificando il loro incredibile allineamento.

- i tralicci costituiscono degli elementi ottici di riferimento eccezionali, essendo visibili anche a distanze ragguardevoli, soprattutto attraverso dispositivi provvisti di zoom.

 La cosa ci interessa in particolar modo perchè esistono diverse foto scattate a questa linea elettrica immortalando l'allineamento che si estende oltre la linea d'orizzonte.




Questa condizione, ricorda molto l'immagine, spesso utilizzata dai flatearther quando parlano della prospettiva, del binario ferroviario fiancheggiato da una fila di pali che vanno in fuga. 

L'immagine seguente:

Benissimo

Quindi: In PROSPETTIVA, PER TUTTI GLI OGGETTI CHE SI TROVANO SU DI UN PIANO ed hanno degli allineamenti paralleli, possono essere tracciate delle linee rette che ne rappresentano gli allineamenti, LINEE DI FUGA, e che convergono verso il medesimo punto, PUNTO DI FUGA, che si trova sulla linea d'orizzonte.

Vediamo se questa proprietà della prospettiva viene rispettata dalle foto scattate ai tralicci sul lago Pontchartrain: 


E' del tutto evidente che la linea elettrica sul lago Pontchairtrain non rispetta la regola della prospettiva pocanzi enunciata e la ragione è molto semplice:

La superficie d'acqua del lago Pontchairtrain 
NON E' PIATTA, 
ma bensì segue
LA CURVATURA TERRESTRE. 

Ma, anche senza andare a scomodare le regole della prospettiva, è del tutto evidente che i tralicci seguono un piano incurvato e vanno a scomparire in lontananza andandosi ad occultare dietro l'orizzonte, che non è altro che la linea del contorno della curva.

Solo qualche disonesto o con pesante dissonanza cognitiva può affermare il contrario.

Ma occupiamoci dei primi, perchè i flatearther disonesti sono veramente una brutta razza e bisogna sempre mettere in evidenza le loro nefandezze.

Prendiamo il video eclatante per disonestà del famigerato Dr. ZACK!!


https://youtu.be/PqFN-_xwyF8

In questo video, Dr. Zack prova inutilmente a smontare l'idea che la linea dei tralicci pieghi a causa della curvatura terrestre, "sbagliando" linea elettrica ed affidandosi ad una dimostrazione, forse ancor più fraudolenta, da parte della flatearther Karen B


La tesi presentata da Dr. Zack è che i tralicci non sono perfettamente allineati, ma deviano il loro percorso. Questa deviazione, abbinata alla prospettiva, causerebbe l'effetto riscontrato nelle foto. Quindi i tralicci non piegherebbero per via della curvatura terrestre.

In questo frammento, ad esempio, Dr. Zack ci fa vedere come una serie di mollette per i panni che non seguono una linea dritta, tenderanno ad avere un allineamento prospettico incurvato. 



MISTERO RISOLTO, QUINDI?
FENOMENTO SPIEGATO?

Eh no, proprio per niente.

Perchè il "dottore" va a prendere UN ALTRA LINEA DI TRALICCI, sempre sul lago Pontchairtrain, che non ha nulla a che vedere con quella effettivamente fotografata.


 Per capirci meglio, mettiamo le due linee a confronto:


Si sarà trattato di approssimazione, disattenzione? Una cosa è certa: se Dr. Zack avesse preso la LINEA ELETTRICA GIUSTA, non avrebbe avuto nulla da dire in un video di Debunking, dal momento che la LINEA ELETTRICA GIUSTA è perfettamente dritta.

Anche se, diciamocelo: la LINEA ELETTRICA SBAGLIATA non devia in maniera così pronunciata da poter causare gli effetti raccontati nel video.

La faccenda non si ferma qui.
L'immagine delle mollette non è del tutto convincente, dal momento che la curva non ha la concavità verso il basso come, invece, accade per l'allineamento nelle foto dei tralicci. E' chiaro che le mollette non tendono affatto a sparire alla distanza. Tutt'altro.

Dr. Zack, quindi, si affida alla dimostrazione della flatearther Karen B, che ha preparato su di un tavolo "piatto" un modellino per spiegare definitivamente il fenomeno.
"Sì, mi avete sentito: una dimostrazione. Quello che voi, ragazzi, non fate mai!"
Queste sono le parole di Dr. Zack per introdurre il pezzo di Karen B.
Leggiamo come Karen B introduce il suo esperimento:
"Sapendo, adesso, che la linea elettrica non è in linea retta, abbiamo deciso di fare un esperimento per illustrarlo. Quindi, abbiamo posizionato delle torrette in LEGO lungo una linea curva su di un tavolo PERFETTAMENTE PIATTO, come potete vedere qui..."
Quindi, vediamo questo tavolo PERFETTAMENTE PIATTO:
 

Prendetevi un pò di tempo per osservare questa sequenza

 Avete notato nulla di strano?

Se non vi siete accorti che qualcosa non corrisponde alla descrizione di Karen B, ve lo evidenzio io:




Riuscite a capire perchè Karen B mente? 

Non è affatto vero che il tavolo è perfettamente piatto, ma è composto da tre tavole con 3 pendenze diverse.
Adesso che ho evidenziato i punti dove il tavolo piega, riguardate la sequenza senza suggerimento.

Per capirci ancora meglio, vi faccio vedere com'è fatto, orientativamente, questo tavolo in sezione:
Come faccio a sostenere questo?
Ma è molto semplice. 

Si sostiene che il tavolo è perfettamente piatto e la telecamera lo osserva da sopra il piano. Ma, se fosse così, in nessun modo la telecamera potrebbe perdere la vista del bordo più lontano.

Inoltre, questo tavolo presenta chiaramente due pieghe che, verso la fine della sequenza, quasi si sovrappongono, evidenziando che il punto di vista della telecamera si è quasi allineato alla tavola centrale, tra la prima e la seconda piega. Eppure, la telecamera riesce perfettamente a vedere la parte tra la seconda piega ed il bordo più vicino all'osservatore. Ciò significa che la tavola centrale e quella verso lo spettatore, divise dalla seconda piega, hanno inclinazioni diverse.

Quindi, per tentare di smontare l'esistenza della curvatura, Karen B si inventa un esperimento nel quale utilizza un tavolo con tre piani a diversa inclinazione, che simulano in maniera rudimentale la curvatura terrestre.
Però non può dirlo e mente dicendo che il tavolo è perfettamente piatto, altrimenti non le riuscirebbe la dimostrazione.

Questa è gente che mente sapendo di mentire e sa perfettamente cosa sta facendo per ingannare lo spettatore sprovveduto. 

La cosa interessante è che, nonostante tutto questo impegno profuso ad arrampicarsi sugli specchi "sbagliando" e mentendo, ovvero imbrogliando le carte, i nostri non riescono comunque a dimostrare il loro punto.
Perchè, ammesso che tutto ciò che ci hanno raccontato sia giusto e verificato, l'allineamento non preciso dei tralicci comunque non dimostra quanto sostenuto, perchè i tralicci sono stati fotografati su entrambi i lati, mostrando il medesimo effetto, ovvero l'incurvamento della linea elettrica con conocavità verso il basso.

La concavità della testa dei tralicci è sempre rivolta verso il basso, indipendentemente da dove la fotocamera sta scattando la foto. Questo indica che l'effetto non dipende dal mancato allineamento dei tralicci.

Se fosse vero che l'effetto è causato da un allineamento curvo dei tralicci, non potremmo mai ottenere questo risultato. Otterremmo quello presentato da Karen B nella sua dimostrazione, che non corrisponde con quello osservato sul lago Pontchartrain.

La concavità della punta delle torri cambia se la ripresa è fatta da destra o da sinistra. La concavità dell'immagine di sinistra è verso l'alto, mentre quella dell'immagine di destra è rivolta verso il basso.

Ma torniamo per un attimo alla frase di Dr.Zack:
"Sì, mi avete sentito: una dimostrazione. Quello che voi, ragazzi, non fate mai!"

Ebbene, ci sono due Youtubers veramente ingamba, Biagio Furfaro e Fabrizio Fioralli, che si sono applicati realizzando delle dimostrazioni pratiche e facendo strame di questo video truffa:


Terra piatta, zero curvatura
Autore del video: Biagio Furfaro


Terra piatta o tavolo curvo?
Autore del video: Fabrizio Fioralli
 




Ripeto: i flatearther mentono sanno di mentire. Sanno perfettamente che i loro followers non si adopereranno mai nel fare una dimostrazione di verifica spinti da qualsivoglia ragionevole dubbio.

Con questo è davvero tutto. Ci vediamo al prossimo articolo.

domenica 2 luglio 2017

Luce riflessa sulla Terra piatta



Il sole che si riflette sul mare è uno spettacolo tanto comune quanto suggestivo, una scena che mette in risalto l'intimo rapporto che esiste tra il nostro pianeta e la stella che lo illumina.  

Sarebbe bello poterci limitare a questa osservazione dal sapore vagamente poetico e chiudere l'articolo qui ma, purtroppo, anche questo fenomeno naturale è diventato elemento di una pseudo-prova flatearther della piattezza terrestre e, quindi, ci tocca occuparcene in ben altri termini.

Secondo i sostenitori della terra piatta, la riflessione allungata del sole sul mare proverebbe che la Terra è piatta in maniera inconfutabile, dal momento che questo effetto non potrebbe mai prodursi sulla superficie sferica del globo terrestre.

Purtroppo, come sempre accade con le tesi terrapiattiste, mancano totalmente le basi minime di comprensione delle proporzioni in gioco e del fenomeno in atto.


Per evidenziare subito il problema che esiste con l'asserzione terrapiattista, possiamo dire che non stiamo parlando del riflesso del sole su una pallina colorata dell'albero di Natale.


La Terra è uno sferoide di 510 milioni di km quadrati di superficie e la contemplazione del riflesso del sole sul mare è una questione che riguarda una porzione relativamente irrisoria di questa superficie.

Per decidere se il fenomeno del riflesso allungato può o non può verificarsi sulla superfice incurvata del globo terrestre, occorre innanzitutto capire l'ordine di grandezza di ciò che stiamo osservando.

Partiamo con l'inquadrare la situazione: immaginiamo di vedere il sole al tramonto che si riflette sul mare osservandolo stando in piedi su bagnasciuga (ad esempio, l'immagine messa come copertina a questo articolo). Immaginiamo che il punto di osservazione relativo all'immagine sia a 2 metri s.l.m. (sia ben chiaro che, anche se prendiamo una quota più alta, il discorso non cambia).

Vediamo a che distanza percepiamo l'orizzonte? 

Usiamo il nostro Calcolatore Orizzonte inserendo 2 metri come altezza dell'osservatore (in questo caso, gli altri dati - distanza obiettivo ed altezza obiettivo - sono ininfluenti) e troveremo che la distanza dell'orizzonte percepito è a circa 5 chilometri (con il calcolatore possiamo verificare che, per un'altezza di 2 metri, abbiamo una distanza dell'orizzonte di 5,05 km):


Questo significa che il tratto di mare che si vede nella foto tra l'osservatore e l'orizzonte è ricompreso in una distanza di 5 km. Bene. Proviamo, adesso a riportare questa distanza sul globo terrestre.






Questo puntino, praticamente invisibile a questa distanza, rappresenta plasticamente quanto poco siamo in grado di vedere del globo sul quale ci troviamo.
L'incurvamento della superficie d'acqua che vediamo osservando il sole tramontare all'orizzonte da una costa marina non è apprezzabile ai nostri occhi. Con questa situazione dell'osservatore, possiamo solo dedurre la curvatura ragionando sul fatto che gli oggetti spariscono dietro l'orizzonte parzializzandosi.

Di questo ne abbiamo già parlato qui: ad esempio, quando vediamo le imbarcazioni sparire oltre l'orizzonte, non siamo in grado di percepire visivamente la curvatura terrestre se siamo a bassa quota, ma la deduciamo logicamente, conoscendo le regole della prospettiva. Dobbiamo necessariamente alzarci tantissimo di quota ed allargare il nostro raggio visuale per poter rendere la curvatura terrestre evidente ai nostri occhi.


Il fatto che la curvatura entro i 5 km sia impercettibile stando a 2 metri di quota, si può comprendere anche dall'altezza minima necessaria per poter vedere  per intero l'obiettivo per quella distanza, ovvero 1,96 metri.
Questa misura corrisponde al famoso "abbassamento" della curvatura terrestre mostrato nelle varie tabelle spesso usate dai terrapiattisti, come potete vedere in figura:


Cerchiamo di comprendere questo dato:

Dopo 5 km, la curvatura terrestre si è abbassata di soli 2 metri.

Se avete un minimo di dimistichezza con le proporzioni, capirete che, entro i 5 km, possiamo tranquillamente confondere la superficie incurvata terrestre con una piana, perchè l'abbassamento in proporzione è insignificante.

Ciò significa che l'effetto dell'allungamento del riflesso del sole non è suscettibile alla presenza o meno della curvatura, dal momento che la curvatura, entro i 5 km, è irrisoria.

Ma, allora, quale fenomeno ci consente di vedere il riflesso del sole sull'acqua allungato che, abbiamo capito, non dipende dalla curvatura terrestre?

In realtà, la risposta è abbastanza semplice:

L'allungamento del riflesso del sole si verifica quando l'acqua è increspata.

Se l'acqua non è increspata, si comporta similmente ad  uno specchio.  Se guardiamo delle foto con il riflesso, sia del sole che della luna su uno "specchio d'acqua", le loro immagini riflesse non sono affatto allungate.





Quando, invece, l'acqua è increspata, la superficie non si comporta più come uno specchio omogeneo, ma diffonde in maniera diffusa i raggi luminosi che arrivano dal sole.


Immaginate, in maniera estremamente semplificata, l'acqua increspata come uno specchio suddiviso in piccoli frammenti che riflettono i raggi luminosi in maniera caotica. 

Alcuni di questi frammenti, in virtù del loro orientamento, rifletteranno la luce verso il nostro occhio, che quindi percepirà il bagliore.









Penso che non sia necessario dilungarmi oltre sul fenomeno, essendo abbastanza banale.

Ovviamente tutto questo è assolutamente possibile sul globo terrestre.